
Ragazzo Negro di Richard Wright. Storia reale di un’esistenza complicata
La nuova avventura letteraria non può che cominciare con un romanzo, la storia reale di un’esistenza complicata e fuori dall’ordinario.
Un titolo per crescere e migliorarsi, che ci insegna a rispettare le diversità.
Richard Wright è stato uno scrittore americano del primo Novecento, figlio di ex schiavi, che ha dedicato la propria esistenza a denunciare il razzismo attraverso la letteratura.
La sua scrittura è diretta, potente, evocativa, e Ragazzo Negro è, ancor oggi, uno dei suoi titoli più conosciuti.
L’autore ci mostra la propria vita, dalla più tenera età sino agli anni complicati dell’adolescenza. Possiamo definirlo un romanzo di formazione ed un’autobiografia emozionante, un viaggio verso la consapevolezza e la speranza nel futuro.
Un Ragazzo Negro nell’America del dopoguerra non aveva una vita facile, la storia ce lo insegna.
Richard il protagonista, con il suo cuore sensibile ma segnato dalle esperienze vissute, cerca di farsi spazio in quel mondo che non lo vuole.
Prova sulla pelle la complessità di un razzismo che chi ha il privilegio di una pelle bianca non potrà mai comprendere. Allo stesso tempo, ed è questa la grande forza del libro, non si accanisce contro gli oppressori ma riesce ad analizzare con lucidità anche i limiti della propria famiglia eccessivamente bigotta, ammettendone difetti ed errori.
Le pagine più emozionanti e profonde sono quelle dedicate ai libri che per lui sono stati l’ancora che gli ha permesso di non affondare.
In loro ha trovato una via di salvezza, a volte anche tortuosa e dolorosa in grado di mostrargli una vita migliore. Degli amici fidati, eterni, speranza per una futura serenità.
Ragazzo Negro: uno Zoom Letterario
Un passo tratto dal testo per innamorarsi della parola di Richard Wright:
“Mi fece amare i discorsi che cercano risposte a domande che nessuno può evitare di farsi, che soli potevano tenere vivo in me quell’affascinante senso di meraviglia e di reverenza dinanzi al dramma del sentimento umano che si cela dietro il dramma esteriore dell’esistenza”.
Un libro necessario e commovente per tutte le fasce d’età.
Dai ragazzi in età scolastica per educarli alla sensibilità, agli adulti, anche quelli più maturi, per non anestetizzarli all’indifferenza.
Cesare Pavese l’ha definito “Uno di quei libri che temprano le coscienze”.
Mi chiamo Federica, le mie origini sono sicule ma la mia vita è in continuo movimento tra la Francia e l’Italia (per studio e passione, mi sono da sempre dedicata alle lettere e all’arte).
Ho un profilo in cui consiglio e racconto libri che si chiama Maisondul.
Amo la sensibilità e la gentilezza, cammino sempre con un libro in mano e gli occhi sgranati e curiosi verso il mondo.