Ho trascorso un paio di giorni con la “Kanyany Foundation” nei campi profughi e nel campo scolastico di Bekaa Valle.
L’istruzione è essenziale per dare un futuro ai bambini siriani fuggiti dalla guerra. La scuola dà loro la speranza e la possibilità di costruire la propria vita.
Ho imparato come le piccole cose per me possano essere miracoli per altre persone nel mondo.
Essere grati delle piccole cose che ci rendono felici deve essere un ingrediente della mia ultima ricetta di felicità!
Quando è stato il momento più felice della vostra vita?
Probabilmente per molti di voi il primo pensiero correrà ai vostri ricordi da bambini.
Non conoscevamo lo stress, con un oggetto qualunque potevamo inventarci un giorno e iniziare a sognare.
Anche per questo la mia ricerca della ricetta della felicità non poteva non passare da dei bambini.
Per parlare con i più piccoli sono volato Beirut, in Libano, dove Lory, Communication Officer di Kanyany Foundation mi ha accompagnato in un campo profughi siriani nella Bekaa Valle, proprio al confine con la Siria.
Qui sono tornato tra i banchi per un giorno e ho sottoposto il mio questionario nella scuola dove ogni giorno la Fondazione cerca di costruire una vita migliore a questi ragazzi attraverso istruzione, materiale scolastico e un pasto sano.
Volevo capire cosa fosse la felicità dove la felicità è sembra spazzata via da guerre che questi bambini non possono nemmeno capire: quando sei bambino vuoi bene a tutti!
Leggere insieme le loro risposte è stato uno dei momenti più emozionanti del viaggio.
Per Nara sono i suoi fiori ad avere il profumo della felicità.
Per Mohammed la formula della felicità è sorridere sempre anche nei momenti più difficili.
Per Gassan non c’è nulla che possa renderlo più felice che lo studio.
Per Omar la paura di morire non esiste perché tutti prima o poi moriremo.
Per Fatima la paura più grande, invece, esiste ed è quella di non poter più studiare.
Infine c’è Ghalia, che nella sua semplicità mi ha ricordato come la cosa più preziosa che possiede sia la vita, “se hai la vita hai tutto”.
Questi bambini mi hanno insegnato ad apprezzare le piccole cose prima di perderle per sempre e rendersi conto di quanto siano importanti