
Superare le avversità allenando la resilienza
L’anno appena concluso è stato davvero impegnativo, per tutti.
Tu, come i tuoi amici, famigliari, colleghi e tutte le persone che ti stanno intorno hai dovuto sicuramente rinunciare a qualcosa.
Ma lo hai fatto, e spero continuerai a farlo, anche nei prossimi mesi perché dobbiamo pensare a un bene più grande.
Fare sacrifici è dura. Rinunciare a qualcosa, ancora di più ma le difficoltà sono spesso occasioni per dare il meglio di noi.
Come ti ho raccontato qualche mese fa, io stesso ho dovuto rinunciare alla “versione originale” di Progetto Happiness e trovare una nuova sfida con lo Speciale Italia.
Anche qui le cose non sono andate esattamente come desideravo.
Per concludere il mio viaggio prima del secondo lockdown ho dovuto rinunciare a tante interviste.
Avrei ancora molte storie da raccontare, tanti incontri che desideravo fare ma, ancora una volta, le cose sono cambiate e non per mia volontà.
Per la seconda volta in pochi mesi, dunque, ho dovuto rimodellare il mio percorso e il Progetto.
Nonostante fosse già successo, nonostante avessi già trovato la forza per un primo cambiamento, nonostante sia di natura una persona super ottimista devo confessarti che non è stato più facile.
La domanda che mi sono fatto allora è: ci si può allenare a queste situazioni? Esiste una ricetta per trasformare le difficoltà in opportunità?
Ho chiesto soccorso agli amici di Stimulus Italia, i professionisti del benessere psicologico che in questi mesi mi stanno aiutando ad affrontare meglio il mio percorso di scoperta interiore.
Ecco la loro risposta.
Resilienza: che cosa significa davvero
Le persone generalmente riescono ad adattarsi con il tempo alle situazioni che cambiano drasticamente la loro vita.
Riescono ad affrontare le avversità e andare avanti.
La differenza sostanziale tra chi “subisce” le avversità e chi le affronta trovando il lato positivo è una risorsa chiamata resilienza.
Non si tratta di qualcosa che la gente ha o non ha, ma è una caratteristica che include comportamenti, pensieri e azioni che chiunque può imparare e sviluppare.
La resilienza è importante perché le avversità sono un aspetto inevitabile della vita e svilupparla ci consente la ricerca di strategie funzionali alle situazioni che ci possono capitare.
La persona così riesce a riconoscere e utilizzare risorse personali, relazionali, contestuali per migliorare il proprio benessere.
Come allenare la resilienza: qualche consiglio
Ognuno possiede questa capacità, ma in modo oscillante nel corso della propria vita: ci sono momenti in cui si è più forti e altri in cui si è più fragili.
Questo andamento dipende da molti fattori: l’entità e l’intensità della difficoltà, il momento di vita in cui ci si trova, le risorse personali che si possiedono in quel momento, le relazioni supportive su cui si può contare.
Anche se la persona resiliente in termini assoluti non esiste, in quanto non si può essere sempre e comunque resilienti, si possono individuare delle caratteristiche che favoriscono questo atteggiamento positivo di fronte a una particolare difficoltà.
Alcune di queste caratteristiche che si possono allenare nel corso della vita sono:
- Conoscere sé stessi, quali sono i propri punti di forza e di debolezza [qui puoi trovare un approfondimento sull’importanza di conoscere se stessi]
- Lasciar andare i rancori, le battaglie perse, il passato e saper prendere il meglio dalle situazioni
- Essere perseveranti nel raggiungimento dei propri obiettivi, sono normali i momenti di scoramento, ma l’importante è non abbandonare i propri sogni
- Saper affrontare la vita con umorismo, che non implica minimizzare le difficoltà, ma alleggerirle e sdrammatizzarle;
- Accettare l’incertezza e la paura insita in ogni cambiamento
- Sapersi circondare di persone positive che possano fungere da rete di supporto nei momenti più difficili.
“Quando soffia il vento del cambiamento, qualcuno costruisce muri, altri mulini a vento.”
Proverbio cinese
I “miei” esempi di resilienza
Allenare la resilienza è possibile dunque. Spesso però il rischio è dimenticarsene.
Te ne sta parlando una persona che da zero è diventata un ironman in 365 giorni.
Starai pensando: “se hai resistito a quello, allora può farcela in tutto”.
La verità è che spesso ci dimentichiamo dei traguardi raggiunti perché siamo troppo coinvolti dai pensieri negativi.
Per questo, nei momenti di difficoltà, cerco di focalizzarmi proprio sull’ultimo punto, circondarsi di persone positive.
Ti ricordi dell’importanza di saper riconoscere la felicità nelle piccole cose?
Ecco, la mia felicità sta anche nell’aver incontrato tante sfaccettature di resilienza.
Il collegamento più facile è quello al mondo dello sport.
Penso alle due facce della medaglia. Da un lato Fehaid Al-Deehani, nato in condizione agiata ma diventato campione olimpico contro ogni pronostico.
Dall’altro lato Ali Mohammed, che da una vita da pescatore in una baraccopoli è diventato calciatore professionista in India. Per non parlare del mio grande amico Mohammed Al-Kathib, detto Mo, che sogna di raggiungere le Olimpiadi per una nazione che nemmeno esiste sulle carte geografiche.
Parlando di sport ricordo quasi con commozione le parole di Roberto Zanda che a un passo dalla morte, immerso nella neve a -50 gradi, si è aggrappato con tutto quello che gli era rimasto alla vita.
Resilienza è anche quella di Zion Clark e David Mzee, due ragazzi a cui il destino ha giocato brutti scherzi ma che sono riusciti incredibilmente a trovare la strada per la felicità e il loro posto nel mondo. Non solo: sono diventati due esempi per tanti ragazzi con forme di disabilità o coinvolti in gravi incidenti.
Penso anche a Vincent Brunetti e alla sua Vincent City o a Nicolas Gentile e il suo progetto di vivere come un Hobbit.
Due personaggi incredibilmente resilienti nel credere nelle loro idee e in chi sentono di essere veramente, a prescindere da quello che tu o io potremmo pensare di loro.
E non è forse resilienza quella dei bambini incontrati nel campo profughi siriano in Libano che ogni giorno affrontano la sfida di potersi recare a scuola e costruire la speranza di un futuro migliore?
In conclusione
Ripensando a tutto questo con te mi sono accorto che ho la fortuna di poter continuare all’infinito citando tutte le persone che ho incontrato.
Spero che i consigli dei ragazzi di Stimulus Italia e delle persone di cui ti ho raccontato qui sopra possano esserti d’aiuto ogni qualvolta ti troverai in difficoltà o qualcosa ti sembrerà andare storto.
Non sappiamo che anno ci aspetterà ma spetta a noi fare in modo di impegnarci ogni giorno affinché sia migliore.