Top

La felicità delle piccole cose: imparare a riconoscerla

Quando sono partito per questo viaggio non pensavo ad altro che alle storie sensazionali che avrei raccontato.

Come hanno fatto questi personaggi straordinari a trovare la via per la felicità? Quali sono i loro segreti? Cosa avrei scoperto di così sorprendente?

Episodio dopo episodio mi sono accorto che un ingrediente comune in queste vite felici, ma incredibilmente diverse, è  riuscire ad apprezzare la felicità delle piccole cose.

Non ti sto parlando solo dei bambini rifugiati della scuola di Kayany Foundation in Libano per i quali un semplice panino con la Nutella o la sola possibilità di sedersi di fronte a un insegnante sono una fonte di gioia immensa.

Ti ricordi cosa fa sorridere Kabir Bedi (aka Sandokan)?

Un uovo fritto su un toast caldo con burro.

Questa la risposta di quello che ancora oggi è considerato uno tra i più grandi attori indiani che abbiano mai calcato il palcoscenico di Hollywood.

La cosa veramente spettacolare è che questa tendenza ad apprezzare le piccole gioie di tutti i giorni mi è stata confermata anche nei miei primi incontri in Sardegna.

Dalla stupenda visita a Mauro Morandi, guardiano dell’Isola di Budelli, fino alla giornata trascorsa con Roberto Zanda.

Un cibo, un gesto disinteressato, una piccola azione quotidiana, un sorriso strappato al vicino di casa: da tutto questo ciascuno di loro nutre la propria felicità.

Per saziare la mia curiosità ho chiesto un approfondimento agli esperti di Stimulus Italia che, non solo mi hanno aiutato a creare le domande del questionario della felicità ma che mi forniscono supporto psicologico dedicato durante tutto il mio viaggio… (Vi ricordate il mio psicologo nello zaino?)

Si può imparare a sviluppare questo mindset verso la felicità?

Ecco cosa mi hanno spiegato Anna e Lorenza, psicologhe del Team Stimulus.

La felicità delle piccole cose: il punto degli esperti

In un mondo che ci spinge sempre di più a desiderare qualcosa di diverso, alla moda, costoso, è facile non dare il giusto valore a ciò che si ha già.

Siamo bersagliati da pubblicità e molto spesso potremmo ritrovarci ad avere la sensazione (sbagliata) che per essere felici sia importante possedere sempre qualcosa di nuovo.

Può capitare di concentrarci più sulle mancanze che su ciò che abbiamo e non riuscire a vedere ciò che in realtà conta per noi nella vita.

Apprezzare ciò che si ha non è semplice: si tratta di un atto rivoluzionario e in controtendenza per il mondo nel quale viviamo!

Tutti noi abbiamo obiettivi, esperienze, gusti, desideri, caratteri diversi e pertanto non è possibile creare un manuale ad hoc su quali siano le cose da fare per apprezzare ciò che la vita ci offre.

Qualche consiglio pratico

Esistono però dei piccoli gesti che possono aiutare nel godere di ciò che ci circonda e nell’iniziare un viaggio alla ricerca della nostra personale felicità.

Trasformare ogni avversità in opportunità

Quando capita qualcosa di inaspettato o di negativo, prova a vedere il lato positivo, se non ci riesci subito, prova e riprova ancora: la ripetizione diventerà piano piano una nuova abitudine

Essere tolleranti

Prova ad accettare i tuoi limiti e quelli delle persone che ti sono vicine; le persone felici eliminano il rancore dalle loro vite… o almeno ci provano.

Fare un elenco

Prova a fare un elenco delle cose che per te sono belle, anche se piccole e prova a rileggerlo una volta al giorno per un mese.

Immaginare una vita senza tutto ciò che possiedi

Prova a immaginare la tua vita senza tutte quelle cose che possiedi o gli affetti che ti circondano: improvvisamente ti ritrovi senza casa, senza cibo e senza i tuoi cari al tuo fianco.

È una prova “d’urto” ma può portare a una riflessione profonda del valore che hanno tutte le cose intorno a noi.

Il miracolo non è quello di camminare sulle acque, ma di camminare sulla terra verde nel momento presente e di apprezzare la bellezza e la pace che sono disponibili ora. (Thich Nhat Hanh)

Spunti dal viaggio

progetto happiness, gratitudine indonesia, giuseppe e ragazzo con mani giunte ringraziano

La felicità non riguarda solo grandi ambizioni e grandi successi. Felicità è anche riuscire a vedere ogni giorni la magia delle piccole cose.

Non esistono scuse per non essere felici!

Questo è uno dei grandi insegnamenti di questi mesi.

Ripercorrendo le storie che ho raccontato alla luce dei consigli che mi hanno dato Anna e Lorenza gli spunti sono infiniti.

Penso, ad esempio, alla tolleranza di Yuriko Tiger nei confronti dei suoi compagni di classe e nella sua capacità di lasciarsi scivolare addosso qualche battuta di troppo. Oggi Eleonora ha “vinto la sua battaglia” ed è una star indiscussa in Giappone!

Oppure a quella di Shanaka Fernando, un uomo con un cuore enorme e una generosità immensa. “Dobbiamo dimostrare che i nostri valori sono più forti delle sfide che ci hanno lanciato.” Questa solo una delle tante pillole di saggezza che mi ha regalato.

Inoltre non faccio a meno di pensare alla capacità di trasformare le opportunità in avversità di Zion Clark.

Nato senza gambe ha trovato nello sport la sua strada e lavora ogni giorno per raggiungere nuovi obiettivi.

Imparare ad apprezzare la felicità delle piccole cose: che sia davvero questo il primo ingrediente della ricetta universale della felicità?

Credo che il mio prossimo viaggio per tutte le Regioni d’Italia mi aiuterà ad averne la conferma! 


Ringrazio Anna e Lorenza per avermi dato una mano a fare un po’ di ordine in questa ricerca e spero tanto che i loro consigli potranno esserti utili.

Nei prossimi mesi approfitterò ancora delle competenze dei ragazzi di Stimulus per aiutarmi a scovare le giuste chiavi di lettura di questo viaggio.

Lo faremo con approfondimenti mensili e video dedicati.

Ecco svelata un’altra delle novità di Progetto Happiness Speciale Italia! 

Ricordati: se non vuoi perderti nulla di questo viaggio puoi sempre registrati alla Happiness Mailing List!