
Accogliente e reale, ecco i termini che sceglierei se dovessi definire in due parole questa terra.
Il mio viaggio in Palestina mi ha permesso di vivere nella storia: dalla Basilica della Natalità di Betlemme, passando per Gerico, la città più antica del mondo, fino alle camionette dei soldati e il muro che circonda i territori palestinesi.
Tra paesaggi desertici, datteri e campi di ulivi millenari, sono stato accolto da persone fantastiche, gentili e disponibili: non mi sono sentito affatto un turista “straniero”.
Qui ho potuto dare voce alla straordinaria storia di Mohammed Al-Khatib e al suo sogno a cinque cerchi, sfidarlo in una fantastica gara di 100 metri 😉, e ascoltare tante altre storie di artigiani, commercianti, gente comune…
Ecco i top e i flop del mio viaggio in Palestina.
Cibo
Il cibo è sicuramente in cima alla lista dei motivi per cui visitare la Palestina: buonissimo, freschissimo e super economico. Non c’è bisogno che cerchiate il posto migliore su Tripadvisor, fatevi guidare dall’istinto, dall’olfatto e da dove vedete più persone sedute. Questi sono i piatti più buoni che dovete provare assolutamente: Waraq al-‘anib – Fatta – Shurbat freekeh – Kousa Mahshi – Maftul – Malfuf – Maqluba – Mujaddara – Mloukiyyeh – Musakhan – Shawarma – Falafel
Accoglienza
Sentirsi il benvenuto e non un turista qualunque. I palestinesi coccolano i pochi turisti che visitano la loro terra, appunto perché sono pochi. È praticamente matematico che (veniate) verrete fermati per strada solo per sapere da che Paese venite e la reazione sarà sempre: “Ohhhh!” Provate a dire un Paese inventato come ho fatto io e la reazione sarà sempre quella
Costi
Cheap! Soprattutto se lo confrontiamo con il carissimo Israele, dal quale passerete per forza per raggiungere la Palestina
Vivere nella storia
Vivere dentro la storia contemporanea. Le camionette dei soldati e il muro che circonda i Territori palestinesi non vi faranno dimenticare nemmeno per un secondo che vi trovate dentro il conflitto più contorto e controverso dell’ultimo secolo. Non abbiate paura di fare domande sull’argomento ai palestinesi che incontrerete nel vostro viaggio, di solito sono ben disposti a parlarne e si scoprono sempre storie private che lasciano a bocca aperta. Questi secondo me sono i veri souvenir di un viaggio!
Paesaggi
Un up va ai paesaggi desertici che dietro a ogni duna nascondono oasi verdissime di palme da dattero (provate i datteri palestinesi… sono qualcosa di assurdo!). La Palestina è nota anche per i suoi campi millenari di ulivo (anche l’olio che producono qui è uno dei migliori che io abbia mai provato). L’ odore e la sensazione di essere davanti agli unici testimoni della storia di questo meraviglioso paese è un’emozione intensa.
Artigianato
L’artigianato palestinese per la decorazione della ceramica, del vetro e per la produzione di cosmetici naturali (prodotti con olio d’oliva o fango del Mar Morto) è di altissima qualità, erede di una tradizione millenaria. Vi suggerisco di visitare le varie fabbriche in cui i mastri vi accoglieranno per mostrarvi come decorano o creano i loro prodotti.
Basilica della Natività, Betlemme
Basilica della Natività, Betlemme: se siete cristiani o appassionati di storia, un enorme “Up” è sicuramente la basilica eretta nel luogo in cui si crede sia nato Gesù. Molto emozionante vedere i pellegrini che pregano e piangono dall’emozione
Gerico
No, Roma non è la città più antica del mondo. Gerico lo è, con più di 10.000 anni di storia! Questa città da sola può valere un “Up” in questa lista per la sua ricchezza di storia, cultura e tradizioni.
Sicurezza
Scoprire che non sempre quello che vediamo in tv è la verità. La Palestina è un luogo meraviglioso da visitare e sicuro, soprattutto per un turista
Plastica
Un grande down è sicuramente il mare di plastica che ricopre le strade. Purtroppo non esiste un sistema di riciclo e fa male vedere un posto così bello, ma così sporco.


Assolutamente da visitare! La Palestina è uno di quei posti così intensi da scoprire e visitare che non ho dubbi diventerà la vostra esperienza di viaggio preferita da raccontare agli amici.