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Mindfulness e Meditazione: la matriosca della felicità

Mindfulness e meditazione

In un mondo sempre più frenetico, fatto di doveri e corse contro un tempo che scorre veloce, il bisogno di rallentare e ritrovarsi con se stessi è diventata una necessità che può farci scoprire come essere felici. 

Per aiutarci in questo, la Mindfulness e la Meditazione, diventano compagne essenziali per un benessere duraturo e completo.

 

Meditazione & Mindfulness: cosa sono e cosa scegliere

Meditazione e Mindfulness non sono la stessa cosa ma possono coesistere e darsi sostegno l’un con l’altra.

Ci spieghiamo meglio:

La meditazione è un’attività grazie alla quale una persona dedica del tempo concentrandosi su un certo oggetto, pensiero o respiro per raggiungere uno stato di calma. Esistono molte tecniche diverse di meditazione (ad esempio la meditazione trascendentale, la meditazione zen, la meditazione vipassana, e ognuna ha le proprie caratteristiche e obiettivi specifici. Per praticarla è necessario trovarsi o creare un ambiente tranquillo lontano da possibili distrattori e stimoli esterni.

La Mindfulness, invece, deriva dall’antico termine pali “Statipatthana”, che significa consapevolezza, con una connotazione legata al concetto del RICORDO. Consiste nel portare coscientemente l’attenzione al qui e ora, accettando il presente senza giudicarlo o volerlo cambiare. Può essere parte della meditazione e la si può applicare in qualsiasi momento della giornata: mentre camminiamo, mangiamo, lavoriamo o svolgiamo altre attività.

Secondo gli psicologi è una pratica essenziale perché pone le basi per la realizzazione di quel desiderio che accomuna tutti gli esseri umani, ovvero essere felici.

 

Un passo indietro nella storia

La pratica della mindfulness ha origini antiche, da millenni è parte della tradizione meditativa orientale. 

Nella cultura occidentale, invece, la sua introduzione e conoscenza è molto più recente e la si deve a Jon Kabat-Zinn, biologo e professore alla School of Medicine dell’Università del Massachussets.

Grazie alle sue ricerche Jon Kabat-Zinn è riuscito a determinare la differenza tra meditazione e mindfulness, sviluppando il programma Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR) nel 1979. Recentemente, inoltre, studi condotti negli Stati Uniti, nell’ambito della Acceptance and Commitment Therapy, una nuova forma di psicoterapia, hanno confermato l’importanza della Mindfulness per la risoluzione di disturbi come ansia, stress, panico e depressione.

La messa in pratica di semplici esercizi aiuterebbe a renderci mentalmente presenti e consapevoli, capaci di cogliere sul nascere quei pensieri negativi che contribuiscono ai malessere emotivi.

Cosa c’entra la consapevolezza? E perché è importante?

La risposta è ovvia ma non banale: solo grazie alla consapevolezza riusciamo a discernere ciò che conta dal superfluo e ad avere il controllo della nostra vita, sviluppare la capacità di essere aperti e compassionevoli accettando il fluire dei pensieri, anche quelli negativi.

 

I 7 pilastri della Mindfulness

Per coltivare la consapevolezza, però, è necessario assumere un atteggiamento di completa apertura mentale, ricordandoci che esistono 7 aspetti fondamentali per prepararci ed approcciarsi alla pratica. (Utili anche nella vita quotidiana).

  1. NON GIUDIZIO

Accogliere le esperienze così come sono, senza classificare ciò che accade come “buono” o “cattivo”, diventando un “testimone imparziale” della propria vita.

  1. PAZIENZA

Accettare che le cose accadono, non cercando di affrettare o forzare i cambiamenti.

  1. MENTE DEL PRINCIPIANTE

Assumere la mente del principiante significa sostanzialmente “sapere di non sapere”. Osservare ogni cosa, ogni persona come se fosse la prima volta.

  1. FIDUCIA

Coltivare la fiducia in se stessi, nelle proprie capacità, perché siamo noi stessi la guida a cui affidarci. Ci aiuterà ad aver fiducia anche negli altri.

  1. ACCETTAZIONE

Vedere il mondo per quello che è. Ciò non significa rassegnazione, al contrario! Avendo una visione più chiara delle cose possiamo presupporre un sincero cambiamento.

  1. NON CERCARE RISULTATI

La maggior parte delle cose che facciamo, le facciamo per ottenere qualcosa. Anche con la meditazione accade: spesso, infatti, la pratichiamo con l’obiettivo di raggiungere dei risultati positivi. Dimentichiamolo, andiamo bene così!

  1. LASCIARE ANDARE

La nostra mente tende ad attaccarsi a pensieri e alle emozioni caricandoci di stress. La pratica, insegnandoci ad osservare il mondo, ci aiuta a lasciarli fluire via.

 

Mindfulness e meditazione

 

I benefici della Mindfulness nella vita quotidiana:

I benefici sono tanti, tutti utilissimi, per dare una svolta positiva alla nostra vita. Vediamoli insieme:

Riduzione dello stress: attraverso la consapevolezza del respiro e il focalizzarsi sul momento presente, la pratica può aiutare a gestire le tensioni.

Gestione delle emozioni: la mindfulness insegna a osservare le emozioni, consentendoci di rispondere in modo più riflessivo e meno reattivo alle situazioni stressanti;

Miglioramento del sonno: riducendo l’attivazione mentale e l’ansia, la mindfulness può contribuire a creare condizioni favorevoli per un sonno più riposante;

Miglioramento delle relazioni interpersonali: favorisce l’ascolto attivo e la presenza emotiva, contribuendo a costruire connessioni più profonde;

Miglioramento delle prestazioni cognitive:  grazie all’esercizio dell’osservazione costante, la mindfulness può contribuire a migliorare la memoria e la capacità di problem solving.

 

È tutto?

No, aspettate… abbiamo dimenticato il beneficio più importante!

Se praticata con costanza, la combinazione di tutti questi effetti positivi, ci aiuta a raggiungere una felicità duratura. Felicità di esserci, di comprendere, di vivere liberi senza sovrastrutture che affollano la nostra mente e la nostra vita.

Perché non provare ed iniziare? 😊

 

 


 

Questo Articolo vuole contribuire al raggiungimento dell’Obiettivo 03 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età.