Hygge, l’ingrediente danese della felicità
Ogni paese ha la sua ricetta per la felicità, quella della Danimarca si chiama Hygge ed ha degli ingredienti che la rendono speciale.
Forse ne avrete già sentito parlare visto che anche in Italia si sta diffondendo a macchia d’olio.
Hygge deriva dal norvegese antico e i suoi insegnamenti sono figli dell’Illuminismo inclusivo e popolare di Grundtvig secondo i quali una nazione, per esser definita tale, deve basarsi sul senso di appartenenza e sul benessere del suo popolo e non sulla grandezza esteriore.
Il termine, comunque, ha conquistato una posizione di rilievo soltanto a partire dalla fine del XVIII secolo.
Si pronuncia “ügghe” ed indica lo stile di vita che ama le cose semplici, fatto di tempo con le persone che si amano, coccole per sé, atmosfere accoglienti e cibi deliziosi.
Potremmo definirla la filosofia della condivisione e l’elogio della lentezza, che non significa pigrizia ma somiglia all’otium degli antichi romani, che onorava l’importanza del tempo nel suo senso più ampio.
Lo sapevate che la parola Hygge è stata inserita anche sui dizionari Oxford e Collins insieme a neologismi come Trumpism e Brexit ? 🙂
L’Hygge si declina in ogni aspetto della vita quotidiana
Ovunque tu vada, qualsiasi cosa tu faccia, ricordati di vivere Hygge.
Questo perché “la filosofia delle piccole cose” è realmente un’esperienza quotidiana che secondo Louisa Thomsen Brits, scrittrice del libro “Hygge – Il metodo danese dei piaceri quotidiani“, si può sperimentare attraverso tre momenti.
- interiorità: prendere coscienza di sé riconoscendosi come presenza attiva e parte del presente;
- contrasto: prendere consapevolezza dell’immobilità del nostro momento di piacere in contrasto con il mondo che continua a scorrere oltre noi;
- atmosfera: ricreare un ambiente armonioso e caloroso seguendo alcuni consigli.
4 consigli pratici per provare l’HYGGE
Dopo aver familiarizzato con i suoi tre aspetti fondanti, seguendo una serie di consigli, sarà possibile vivere a pieno la “consapevolezza della felicità Hygge”.
Come? Ti basterà seguire queste semplici regole:
- Dimentica “le etichette”! Scegli un ambiente informale che faccia sentire gli ospiti (o te stesso) a proprio agio e favorisca lo stare insieme. Un luogo dove ognuno sia allo stesso livello dell’altro e si senta libero di dire ciò che vuole.
- Dedica del tempo alle attività con la tua famiglia, perché non c’è niente di più importante dell’amore.
- Apprezza la solitudine, regalandoti dei momenti di relax: un bagno caldo e rilassante, la lettura di un libro, la meditazione o l’ascolto della tua musica preferita.
- Prova a coccolarti cucinando dei cibi confortevoli: cimentati in ricette dolci o prova lo “snobrød”, il tipico pane danese a forma di treccia.
L’Hygge insegnato ai bambini
L’Hygge, essendo parte della vita, si riflette inevitabilmente sul modello educativo danese.
Educare un bambino “alla felicità”, con lo sviluppo dell’empatia e della fiducia, dedicando del tempo al gioco, lo aiuterà ad essere un adulto sereno.
Ecco che proprio il gioco, soprattutto quello libero che fa sviluppare la creatività e le relazioni sociali, assume un ruolo centrale.
Essere “indipendenti” già dalla più tenera età aiuta ad accettare il fallimento, a risolvere i piccoli problemi da soli, a dialogare con gli altri nel modo corretto vivendo una vita senza troppo stress.
I bambini danesi, del resto, non sono mai sommersi di regole, non vengono sgridati o ricattati con ultimatum, le sculacciate, nei paesi scandinavi, sono persino illegali.
Certo, anche loro sono umani, quindi immaginiamo che possano perder la pazienza, ma l’esercizio quotidiano dell’Hygge, insegna che la calma genera calma e aiuta nel processo di crescita.
Tutto nasce dalla casa
Lo stile hygge, dicevamo, è un modo di vivere che si manifesta in tutti gli ambiti: dall’abbigliamento comodo, all’arredamento accogliente, pensato per far star bene e in armonia con noi stessi e con il nostro ambiente.
La casa, in particolare, acquisisce una posizione di rilievo, essendo il punto di ritrovo per ogni famiglia. Questo perché è “costruita” come il luogo sicuro, un rifugio caldo e protetto. Viene scelta con materiali naturali, come il legno o la lana per i tessili, colori neutri per un’idea diffusa di tepore avvolgente.
Ovviamente non possono mai mancare le candele aromatizzate e le luci calde e gialle, come consiglia Asger Bay Christiansen, architetto danese.
Il Natale è il momento in cui si esprime al meglio lo spirito hygge, grazie ai piccoli gesti e alle tradizioni autentiche che ne caratterizzano il periodo. Le occasioni di incontro con le persone care si moltiplicano, così come i profumi dei dolci natalizi, le decorazioni con rami di abete decorati e le scorze d’arancia essiccate.
Sentite anche voi il profumo della felicità?
Eppure è così semplice da ricreare ed imparare! Forse non ci resta che metterlo in pratica…:)
Questo Articolo vuole contribuire al raggiungimento dell’Obiettivo 03 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età.