Lagom: la ricetta svedese della felicità

Durante i nostri viaggi siamo sempre alla ricerca della felicità: quella profonda, imprevista, totalizzante. Eppure, a volte, trovarla è più semplice di quanto immaginiamo… basta un po’ di Lagom! 

Equilibrio, moderazione, armonia: tre le parole per descrivere questo principio che affonda le radici nella filosofia greca e che oggi è il cuore della cultura svedese. 

Il Lagom, infatti, ci insegna che la vera felicità non è negli eccessi, ma nell’arte di bilanciare doveri, affetti e piaceri, trovando il giusto ritmo per vivere con serenità.

Le Radici del Lagom

Il termine Lagom affonda le sue origini nella cultura vichinga e deriva dall’espressione “laget om”, che significa “intorno al gruppo”. 

Questa frase descriveva l’abitudine dei guerrieri vichinghi di condividere equamente una bevanda da un unico corno, affinché ognuno potesse avere la giusta quantità senza esagerare né restarne privo.

Da allora, il concetto si è evoluto, anche grazie alla fotografa e giornalista Lola Akerström, che lo ha approfondito e diffuso a livello internazionale attraverso il suo lavoro. Studiando da vicino la cultura svedese, Akerström ha descritto questa filosofia come un approccio autentico per affrontare ogni aspetto della vita. Dalla sostenibilità ambientale alle relazioni interpersonali, fino all’organizzazione del lavoro e alla gestione del tempo libero.

Lagom nel quotidiano

Lagom, quindi, non è solo un modo di dire, ma un pilastro fondante a cui gli svedesi fanno riferimento, ogni giorno, in ogni momento. 

Vediamo insieme come:

• Nel lavoro e relax: il bilanciamento tra vita privata e professionale è sacro. Gli svedesi adottano orari flessibili e praticano la fika, la tradizionale pausa caffè, per promuovere la socializzazione e il relax durante la giornata lavorativa.
• Sostenibilità: dagli alimenti ai trasporti, il consumo responsabile è una priorità. Chi pratica il lagom predilige prodotti locali e biologici, usando mezzi di trasporto ecologici.
• Design e minimalismo: l’arredamento svedese riflette la filosofia Lagom  con linee pulite, colori neutri e un uso bilanciato degli spazi. L’obiettivo è creare ambienti accoglienti e funzionali senza eccessi.
• Relazioni sociali: praticare la filosofia Lagom significa dare grande valore alla moderazione nei rapporti umani. La discrezione e il rispetto dello spazio personale sono fondamentali.

Lagom e l’Obiettivo 12 dell’ONU

Fatte queste premesse emerge chiaramente un’evidenza: il lagom incoraggia un uso consapevole delle risorse, riducendo gli sprechi e promuovendo la sostenibilità in ogni sua forma. L’idea di moderazione, inoltre, non riguarda solo l’individuo, ma si riflette anche nelle politiche aziendali e nelle strategie economiche al fine di contribuire a un futuro più equo e sostenibile.

Possiamo quindi dire che il Lagom si allinea perfettamente con il 12° obiettivo dell’Agenda 2030 dell’ONU: “Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo” poiché cerca di migliorare l’efficienza delle risorse e dell’energia, di sviluppare infrastrutture sostenibili e  garantire una migliore qualità della vita per tutti.

Non a caso, anche il Financial Times sottolinea come imprenditori e dirigenti aziendali potrebbero trarre lezioni preziose dal modello svedese: la collettività prevale sull’individualismo, il gruppo conta più del singolo, e sono i datori di lavoro stessi a incoraggiare una riduzione delle ore lavorative a favore di una maggiore efficienza.

Come integrare Lagom nella propria vita

Chiunque può abbracciare il concetto di Lagom, indipendentemente dalla cultura di appartenenza. 

Bastano piccoli gesti quotidiani, da adottare passo dopo passo. 

Ecco alcuni suggerimenti pratici:

• Semplificare la routine, eliminando il superfluo.
• Dedicare più tempo alla natura e alle attività all’aria aperta.
• Praticare la gratitudine per ciò che si ha, senza cercare di ottenere di più.
• Ridurre gli sprechi e adottare uno stile di vita più sostenibile.
• Bilanciare doveri e piaceri, evitando gli estremi.

Vivere secondo il Lagom è un modo per riscoprire ciò che conta davvero. Meno consumi eccessivi, meno stress, più consapevolezza e più tempo per chi ci fa stare bene.

Forse, è proprio in questo equilibrio, che si nasconde la vera chiave della felicità.